LOVE LINE

 

di Stefano Lazzari

 

 Volo Love-Line con norvegese a bordo

  (un’Odissea lunga quanto il mio&ldots;aereo :-D)

 

Dunque: mi presentai sul campo di volo di Le Raizet alle 6:30 del mattino del giorno 08/06; già tutto lavato-asciugato-profumato e con la divisa da pilota spazzolata per benino, pronto a ricevere la norvegese che immaginavo come tutte le nordiche standard: alta, bionda e molto disponibile. Al Bar dell’aeroporto incontrai un pilota Tropicair tutto vestito da aviatore 1° Guerra mondiale che parlava con accento teutonico e mi disse: “Gut, gut, oggi ezzere tuo crande ciorno eh? Fai ad akkogliere zignorina all’entrata ti aeroporto e porta zuo bagaglio. Korri schnell!!”

Non notai subito la sua espressione di malizioso divertimento, o forse non ci feci caso visto che avevo le gambe molli&ldots;

Scese dal taxi litigando con il tassista.

Mi presentai immediatamente offrendole di portare il suo bagaglio, nel caso ne avesse uno, ma lei non ne aveva a parte la sua borsetta che si tenne ben stretta guardandomi male. Cercando di darmi un contegno le offersi il braccio e l’accompagnai in un ufficio solitamente vuoto “per le pratiche di imbarco”&ldots; Non appena entrammo nell’ufficio vidi la segretaria personale del Prez, la Jole de Tettis, che stava svolgendo una pratica con un paio di piloti. Naturalmente una pratica amorosa. La norvegese (che ancora non mi aveva detto come si chiamava) li guardò e con l’aria di chi quelle cose le fa tutti i giorni prima, durante e dopo la pausa caffè si limitò a sorridere e chiudere la porta.

Senza dire nulla e sospirando per la mancata occasione (accidenti alla Jole, ma proprio oggi doveva “usare” quell’ufficio??) la guidai verso un altro ufficio&ldots; Mi disse che si chiamava Gudrun ed era li perché una sua amica le aveva consigliato la Compagnia, dotata di&ldots;beh&ldots;”dotata”&ldots; Ormai ero zuppo di sudore e non credo fosse solo colpa del caldo e dell’umidità, ma andiamo avanti: purtroppo per me la pratica delle carte d’imbarco fu esattamente quella che è: una pratica burocratica (disperation!!). Comunque alle 8:10 e dopo averla portata a fare colazione giocandomi la paga di due mesi (accidenti quanto mangiano e soprattutto quanto devono le nordiche!!) la feci salire sul Seneca V e le mostrai l’alcova. Mi accorsi subito che mancava il contenitore dello Champagne con Champagne annesso e con una scusa scesi da bordo e pagai 50 Dollari al primo ragazzino che vidi per riprocurarmela in tempo. Non appena fu sistemato tutto chiamai la Torre per i soliti controlli di routine prima del decollo: “Ciao come va; e tua moglie; ho dimenticato le luci della mia camera accese se me le puoi spegnere; la sai quella del pilota Tropicair e le 15 teste di maiale impagliate” ecc ecc dopodiché iniziai il rullaggio. Mi disturbava un po’ la fotina del Presidente con la scritta “LAVORA!!” e allora la girai a faccia coperta. Non appena finito di salire in quota misi il pilota automatico e mi apprestai ad andare nell’alcova per vedere “se tutto andava bene”&ldots;

(PAUSA CENSURA DI UNA MEZZ’ORA)

Ritornai in cabina con Gudrun e mi accorsi che qualcosa non andava: ero fuori rotta di una novantina di gradi verso W! Un veloce controllo mi convinse che l’HSI non funzionava a dovere e ne capii la natura: c’era un forte odore di rhum rappreso su metà della strumentazione&ldots; Temendo per la mia vita e rammaricandomi per tutto quel ben di Dio sprecato cercai di contattare la Torre ma, al solito, l’addetto aveva la voce mooooooolto impastata e stava giocando a Battaglia Navale simulata con un altro operatore in Alaska. Mentre cercavo di richiamare l’attenzione del Controllore del Traffico Gudrun disse: “molto buon amico, tu spiega a me cosa essere tutte lucine belle? Si? Se tu molto bravo con Gudrun, Gudrun molto brava con te&ldots;”

Ero indeciso: lasciare l’aereo al suo destino e magari rischiare lo schianto o ascoltare Gudrun?

Quale pensate sia stata la mia decisione?

&ldots;

Esatto!!

Scolai mezza bottiglia di rhum d’un fiato e le “spiegai” tutto.

(ALTRA PAUSA CENSURA CON UN TEMPO INDEFINIBILE)

Ormai ero prossimo al collasso ma dovevo tornare a terra (sapete: in paradiso non si beve e niente donne). Gudrun era stravaccata sul sedile del copilota che parlava, parlava & parlava nella sua lingua mentre io ero completamente ubriaco e decisamente stanco. E dovevo tornare a terra&ldots; Mi venne una fuggevole visione di Gudrun che ripartiva e io che dovevo ritornare a tagliare il campo da golf. Arrivai ad un passo dal fuggire con l’aereo ma poi mi ricordai del rhumdotto e fu questa la cosa che mi indusse a tornare a Le Raizet.

Gudrun mi disse qualcosa in norvegese e poi me lo tradusse: “Io volere fare amore”. Cercai di dirle che dovevamo atterrare, che l’aereo non sarebbe rimasto in aria per sempre (e le nascosi il fatto che i paracadute li avevo venduti la settimana prima ad un indigeno in cambio di una strana acquavite che fabbricava con la fissione nucleare, almeno a giudicare dalla gradazione alcolica&ldots;) ma lei non ne volle sapere e arrivammo ad un compromesso: lo avremmo fatto in fase di atterraggio.

Sono stati i minuti più emozionanti della mia vita ma mi vedo costretto a ricensurare tutto almeno fino a quando non toccai terra&ldots;

Una volta fermo l’aereo Gudrun saltò a terra felice mentre io cercavo per l’ennesima volta di contattare la Torre ma mi rispose uno che parlava solo cubano con forte accento creolo. Qualunque cosa disse mi stava bene così spensi i motori e camminando a fatica uscii anch’io dall’aereo.

Gudrun mentre tornavamo in aeroporto mi chiese di fare ancora l’amore e di sposarla e allora cominciai a sospettare un tiro mancino del Presidente e degli altri piloti&ldots; Mi avevano appioppato una ninfomane con voglie di fiori d’arancio?

Soppesai attentamente le possibilità: rimanere pilota e fare molti altri voli Love-Line o sposare la biondona? Presi la mia decisione: la portai a vedere un aereo con un carico di maiali destinati alle Macellerie Riunite di Hong Kong, non appena entrati nell’aereo le diedi una botta in testa e la chiusi in un sacco poi misi il tutto nella stiva con gli animali. Corsi alla Torre di Controllo annunciando la partenza immediata del carico di maiali&ldots;

Ho fatto voto di non mangiare più carne di maiale ma non perché sono diventato musulmano, è che non vorrei che il giorno che sto per addentare una braciola questa mi dica: “molto buon amico, facciamo amore?”

 

Stefano

TAF156

 

 

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